Ciao, bentornat*, l’estate è più o meno arrivata, zanzare e umidità al 75% sono di certo tra noi, ma forse lo è anche quella briciola di entusiasmo per fare finalmente gli aperitivi all’aperto di cui maggio con i suoi 25 giorni di pioggia ci ha privato.
Visto che l’estate è un momento di grandi chiacchiere - volevo scrivere gossip, ma faceva un po’ Bridgerton un po’ Gossip Girl - oggi parliamo di un libro in cui qualcosa di detto in un dato momento può avere conseguenze per molto, molto tempo. Parliamo di Confidenza, di Domenico Starnone.
Quanto costa un segreto?
Verrebbe da rispondere tanto, e se non paghi con i tuoi soldi paghi in qualche modo con la tua anima, ma, come sempre, ci arriviamo tra poco.
Lui Pietro, lei Teresa. Lui il suo professore, lei la studentessa (del liceo). Ma no, non è una storia su un amore torbido, clandestino, o qualunque aggettivo correlato vi stia passando in mente. Però è una relazione complicata, perché i due sono tanto diversi, si scontrano di continuo, minacciano di lasciarsi di continuo.
E quindi perché non raccontarsi una cosa terribile fatta nel passato e mai detta a nessuno così da tenersi legati in qualche modo per sempre? Cosa potrà mai andare storto? Beh, anzitutto che questi due si lasciano dopo qualche settimana. Però questa confidenza c’è, è stata fatta, rimane lì, ed è la tensione narrativa di tutto il libro.
Avete presente la storia del filo rosso?
Questo vuol dire che i due sono legati come anime gemelle? Boh, non credo, però il legame c’è, e sembra in qualche modo essere più forte - a me pare più per lui che per lei - anche di altri legami che si instaurano dopo. Perché dopo la rottura Pietro si sposa, ha tre figli, gli capita una carriera interessante e inaspettata, insomma dai, sembra uno realizzato.
Eppure Pietro rimane un personaggio per cui, sinceramente, non sono riuscita a provare simpatia, figurarsi empatia. Vive in uno stato di preoccupazione perenne, ha questa ossessione ODIOSA per un ideale di perfezione, e tu pensi che potrebbe uscirne, liberarsene se volesse, ma proprio sembra che non voglia.
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Starnone ha questa capacità di creare personaggi che sono tremendamente simili alla realtà, perché fanno cose discutibili, stupide, diciamo pure che soprattutto quelli maschili li prenderesti volentieri a schiaffi ogni tanto e dire “pronto poliziaaaa”. Però alla fine ti tocca ammettere che quella persona potresti essere un po’ anche tu.
So di non aver quasi citato le figure femminili di questo romanzo, ma rimedio subito, perché oltre a Teresa c’è Nadia, la moglie, e c’è Tilde, di cui non svelo il ruolo. Queste donne non gravitano intorno a Pietro, non vivono in funzione di lui, è vero piuttosto il contrario. Loro sembrano, sono, inevitabilmente, una spanna sopra Pietro: sono coraggiose, determinate, sanno cosa vogliono. Sono lo specchio di tutto quello che Pietro non è.
Bonus track in un punto insolito ma non posso non citarlo a proposito di personaggi maschili ai limiti del sopportabile: Florentino Ariza de L’amore ai tempi del colera, che piaga, e non parlo del colera.
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale, e altre cose collegate
Anche questo libro è pubblicato da Einaudi, nei Supercoralli al costo di 17,50€, ma indovinate un po’, io ho il mitico tascabile Super ET, prezzo di copertina sempre 6€ in meno dell’altra collana.
Il 24 aprile è uscito il film tratto dal romanzo, non ho visto neanche questo, ha varie date a luglio nelle rassegne Rivediamoli e AriAnteo del cinema Anteo, per chi è a Milano, anche se (non è difficile da immaginare) sono sempre un po’ titubante rispetto a vedere film basati su libri che mi sono piaciuti.
Per lo spazio servizio pubblico: il film è in programma anche stasera alle 21:45 alla Fabbrica del Vapore; se non avete programmi, il biglietto costa pure solo 3,50€, potrebbe essere un bel sabato sera.
Ma sto per stupirvi e ribaltare la situazione, anzi sto proprio per contraddirmi in un certo senso, perché di Domenico Starnone ho letto Lacci e guardato il film omonimo. Anzi, prima ho visto il film, poi ho letto il libro, e devo dire che li ho apprezzati molto entrambi. So che due romanzi, su una carriera prolifica come quella di Starnone, potrebbero non essere troppo significativi rispetto allo stile di un autore. Ma leggendo prima Lacci e poi Confidenza per me è stato naturale riconoscere dei tratti distintivi e comuni: la caratterizzazione ricca di sfumature dei personaggi, una tensione sottile ma costante che non sai mai dove andrà a finire.
Se volete leggere qualcosa di più recente dell’autore, proprio quest’anno è uscito Il vecchio al mare, sempre per Einaudi. Io non l’ho ancora messo in lista, ma chissà, magari durante qualche promo…
Spazio gadget editoriali: da qualche anno, in estate, fino a esaurimento scorte, la casa editrice regala uno zaino con l’acquisto di almeno due libri (qui ad esempio la campagna del 2023). Non importa di quale collana, vale su tutto, però i tascabili sono proprio perfetti da portare in viaggio, al mare, in montagna, sono piccoli e pratici. I gadget poi sono sempre una grande scusa per un nuovo acquisto, anche quando hai già una pila di volumi che ti aspettano. Tratto da una storia vera.
Quali sono le vostre letture estive?
Fatemi sapere se siete da romanzo di intrattenimento, recuperolibrichevolevoleggeredagennaio, o da mattone di 1000 pagine perché “se non lo leggo quest’estate che ho tempo non lo leggo più”.
Prima di chiudere, nello scorso numero c’erano un paio di errori (una desinenza errata e una parola mancante). Grazie a chi me l’ha fatto notare, e grazie alle altre persone per la pazienza. Giuro che rileggo varie volte, ma forse l’emozione gioca qualche brutto scherzo. Presterò ancora più attenzione, promesso!
Ci risentiamo tra due settimane.
Grazie, e mi raccomando, occhiailibri!
Chiara